L’invecchiamento patologico comporta l’affievolirsi di alcune funzioni cognitive che possono trovare sostegno attraverso tecniche compensatorie e di supporto alle abilità residue.
Basandosi sul principio della plasticità neurale, training specifici e costanti, possono favorire il rallentamento del declino cognitivo (occorre ricordare che la demenza rimane una patologia degenerativa), di conseguenza aumentare il proprio senso di efficacia e contenere i sintomi ansiosi e depressivi.
L’approccio neuropsicologico permette con la guida dello psicologo di mantenere attive le funzioni cognitive, elaborare strategie di supporto alle abilità residue ed aumentare la motivazione a tenere il cervello “allenato”. È possibile effettuare training di stimolazione cognitiva anche in piccoli gruppi su richiesta. Tale modalità permette di favorire peraltro momenti di socializzazione e di condivisione delle proprie difficoltà.
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